Con una risposta fornita sulla rivista telematica FiscoOggi l'Agenzia delle Entrate ha ricordato che, al fine di poter richiedere le agevolazioni “prima casa”, l’acquirente deve dichiarare, al momento dell’acquisto, di rispettare determinate condizioni, tra cui quella di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle stesse agevolazioni prima casa.
Dunque, nel caso in cui si abbia auto in donazione la nuda proprietà della casa in cui si vive, e si volesse procedere all'acquisto di una nuova abitazione usufruendo delle agevolazioni prima casa, lo si può fare a patto che la nuda proprietà non sia stata acquisita usufruendo delle stesse agevolazioni. In caso contrario, per richiedere le agevolazioni “prima casa” è necessario vendere l’immobile ricevuto in donazione entro un anno dalla data del nuovo acquisto.
Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025
Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.
Sono fondamentali alcuni passaggi:
La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.
La redazione di un ricorso tributario, oggi più che mai, richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
In questo scenario, la preparazione di un ricorso tributario oggi richiede una formazione costante e una grande attenzione ai dettagli procedurali e sostanziali, alla luce di una giustizia tributaria in profonda trasformazione. Un Professionista aggiornato sulle ultime novità può fare la differenza nella gestione efficace del contenzioso e nella stesura di un ricorso solido.
Dal 'lordo' al 'netto': lavoro dipendente. Versione cloud
In ambito di "lavoro dipendente" si fa spesso riferimento alla RAL (Reddito Annuale Lordo), che rappresenta l'ammontare totale che un dipendente guadagna in un anno prima di eventuali detrazioni o imposte.
È un dato importante e facilmente confrontabile tra casi diversi ma non rappresenta né lo stipendio netto su cui può far conto il lavoratore, né il costo effettivo a carico del datore di lavoro.
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